La fase appena trascorsa ci può far riflettere sul valore di vivere
liberamente il rapporto con lo
spazio. Stare forzatamente a casa e successivamente poter uscire osservando norme e restrizioni per la salvaguardia della salute nostra e altrui, in effetti ci fa capire quanto importate sia avere la possibilità di scegliere i metodi e i tempi del muoversi. Possiamo ricavare degli insegnamenti utili da questo periodo? Come possiamo riavvicinarci alla natura e alla montagna nonostante le accortezze da osservare?
L’abitudine a guardare con occhi nuovi
Sarà capitato a molti di uscire dopo la quarantena e osservare i luoghi con gli occhi di chi, rientrando da un
viaggio, riguarda l’ambiente circostante in modo diverso. Ciò che prima era “normale” e ordinario diventa qualcosa di speciale o perlomeno degno di nota. Le vie della propria città, lo spazio fuori casa, le montagne, tutto è rimasto lì immobile ad aspettare, quasi fosse in attesa di offrirci un’altra possibilità. Un’occasione che potrebbe dare a ciascuno di noi un nuovo slancio per riscrivere l’abecedario del rapporto uomo-ambiente, portandoci ancora a riflettere sul tema della
salvaguardia del pianeta e interrogandoci su come possiamo gestire al meglio la relazione tra gli individui e lo spazio. Questo accade in un frangente in cui, anche i
rifugi e le strutture ricettive di montagna, devono fare i conti con il
distanziamento e le norme per la tutela della salute dei clienti. Situazione che, in particolare nel periodo estivo, mette una parte di persone nelle condizioni di trovare “strade alternative” per stare in natura, non potendo accedere in massa a questi locali e ai servizi offerti.
L’incontro con la natura autentica
È giunto quindi il momento di prendere in mano la mappa e di dare sfogo al desiderio di immergersi totalmente nel verde. Per chi ambisce ad una esperienza “into the wild”, passando una notte sotto le stelle o in tenda ci sono tuttavia alcuni fattori ambientali e regole da rispettare per gestire al meglio l’avventura senza creare danni a sé stessi e all’ambiente. Ogni paese gestisce tali normative in modo autonomo, a seconda che si tratti di
suolo pubblico (sul quale vigono leggi nazionali o regionali),
parco nazionale (che fa riferimento ad un regolamento interno e in genere esposto fisicamente o consultabile sul web) o
terreno privato (a discrezione del proprietario o regolato da leggi nazionali o regionali).
In Italia il campeggio e il bivacco libero sono disciplinati da leggi regionali, sulle quali è necessario fare le dovute
ricerche per non incorrere in sanzioni. Ogni scelta va quindi programmata e ponderata adeguatamente, facendo attenzione a non mettere in pericolo la propria salute e quella delle persone che lavorano quotidianamente per garantire la
sicurezza degli escursionisti.
Per quanto riguarda i bivacchi, attualmente vige la norma di tenerli aperti ma di utilizzarli solo per necessità. Essendo ambienti di riparo non possono restare chiusi, anche se va sottolineato che non sono soggetti a
sanificazione.
Vanno inoltre tenuto sempre ben presente che frequentare luoghi incontaminati è un privilegio e ci investe di una grande responsabilità. Se andiamo in montagna senza lasciare traccia del nostro passaggio, contribuiamo alla salvaguardia del territorio e garantiamo ad altri la possibilità di vivere a pieno quella sensazione di libertà e
purezza che la natura ci regala.
Per maggiori informazioni sulle norme da rispettare in montagna per affrontare l’emergenza Covid consigliamo di visitare la sezione dedicata sul
sito del CAI.
Ad ogni escursione il giusto equipaggiamento
Fare escursionismo in sicurezza significa anche scegliere accuratamente l’
equipaggiamento ed osservare alcuni accorgimenti:
- Valuta bene il tuo grado di preparazione prima di scegliere l’itinerario
- Mantieni una corretta idratazione ed una alimentazione adeguata allo sforzo che andrai a compiere
- Controlla sempre il meteo e non sottovalutare il rischio delle intemperie
- Metti nello zaino indumenti che possano darti conforto nel caso di un drastico cambiamento delle temperature esterne: un a giacca antivento e antipioggia, una maglia in tessuto tecnico adatta a basse temperature e un paio di calzoni lunghi.
Anche le
calzature hanno la loro importanza. Trovarsi a camminare in terreni sconnessi senza una scarpa adeguata, nella migliore delle ipotesi rende l’escursione poco piacevole ma spesso può anche rivelarsi una scelta
pericolosa per la propria incolumità. È indicato quindi scegliere uno
scarpone solido e comodo, che possa darti tutto il comfort necessario affinché tu possa concentrarti solo sulla bellezza dei luoghi che andrai ad esplorare. Se possiedi già un paio di scarpe da trekking poni attenzione alla
manutenzione: gioca un ruolo fondamentale per garantirne la durata e per offrire il massimo
benessere al piede.
Le scarpe da escursionismo
Zamberlan sono messe a punto per adattarsi a diversi tipi di terreno. Cercando tra i moltissimi modelli troverai di sicuro il tuo compagno di viaggio ideale, in grado di offrirti la giusta protezione al piede, aderenza e stabilità, essendo tutte dotate di suole
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trekking e all’
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